La conducibilita' di una soluzione si ottiene da una misura della sua resistenza (equazione (3.1))
A tale scopo si impiega una cella conduttimetrica costituita da due elettrodi fra i quali e' compresa una porzione della soluzione di interesse (figura 3.4)
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Un tale sistema equivale all'elemento circuitale mostrato: la
resistenza e' quella della soluzione e la capacita' e' la somma delle
capacita' che si originano all'interfaccia fra ciascun elettrodo e la
soluzione (capacita' del doppio strato elettrico). Se attraversato da
una corrente alternata di frequenza angolare il ramo di
circuito corrispondente alla cella conduttimetrica origina
un'impedenza
data da (in notazione complessa):
Per il modulo di si ha:
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(3.13) |
da cui si vede che, se la frequenza e' sufficientemente alta e la
capacita' non e' troppo bassa, la misura di
fornisce con buona approssimazione la
resistenza della soluzione.
La misura di
si effettua inserendo la cella
conduttimetrica in un ponte di impedenze (ponte di Kohlrausch), come
illustrato nella figura 3.5.
In qualsiasi condizione si ha:
Quando nel ramo contenente lo strumento di zero non passa
corrente, allora:
In tali condizioni la (3.14) puo' essere uguagliata alla (3.15) e la (3.16) puo' essere uguagliata alla (3.17):
Facendo il rapporto membro a membro delle (3.21) e (3.22) e tenendo presenti le (3.19) e (3.20) si ottiene:
da cui una delle quattro impedenze puo' essere ricavata, note le rimanenti tre.
Quando e' richiesta una notevole prontezza nella misura (mantenendo una precisione accettabile), la misura della conducibilita' viene effettuata con la tecnica del quadrupolo, illustrata nella figura 3.6.
Su una sbarretta di materiale isolante vengono sistemati quattro
elettrodi ad anello. Sui due elettrodi piu' esterni viene inviata una
corrente (debolmente alternata, per ridurre fenomeni di
polarizzazione) di intensita' nota mentre si misura la ddp
(generata da tale corrente e dovuta alla resistenza della soluzione)
fra i due elettrodi piu' interni.
In tal modo, la resistenza della soluzione e' data da:
e la conducibilita' risulta:
Le celle conduttimetriche possono essere di tipo diverso, dipendentemente dalle particolari esigenze di misura. Quelle usate per le titolazioni sono dette ad immersione: i due elettrodi sono fissati ad un supporto in vetro (o altro materiale adatto allo scopo) e circondati da una campana schermante, in cui sono praticati dei fori che consentono un riempimento completo da parte della soluzione di misura (figura 3.7).