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- Cosa accade se, invece che con un semplice conduttore elettrico,
il filo di rame e quello di zinco vengono esternamente connessi tramite un
dispositivo capace di generare una differenza di potenziale che forzi
gli elettroni a muoversi dall'elettrodo di rame a quello di
zinco?
- Prima di procedere, e' opportuno notare che il dispositivo
accennato non e' altro che una pila. In generale, si parla di
generatore di differenza di potenziale. Per i nostri scopi, e'
sufficiente vedere un generatore di differenza di potenziale come una
``scatola nera'' da cui escono due connettori, uno contrassegnato con
e uno contrassegnato con
. Connettendo il
generatore di differenza di potenziale ad un circuito esterno, esso
forzera' gli elettroni di tale circuito a muoversi ``entrando'' nel
generatore attraverso il connettore
ed ``uscendo'' da esso
attraverso il connettore
.
- Per forzare gli elettroni a muoversi dal filo di rame a quello
di zinco nella nostra cella, dovremo inserire esternamente fra i due
elettrodi un generatore di differenza di potenziale con il connettore
sul filo di rame e quello
sul filo di zinco.
- A questo punto, la differenza di potenziale generata
``spontaneamente'' dalla cella elettrochimica tende a far muovere gli
elettroni dallo zinco al rame, mentre la differenza di potenziale del
generatore tende a farli muovere in senso contrario. Affinche' gli
elettroni si muovano nel verso forzato dal generatore, bisogna che la
differenza di potenziale generata da quest'ultimo sia
maggiore in modulo di quella dovuta alle due semicelle.
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