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- In generale, calore e lavoro non sono funzioni di
stato, cioe' pur restando fissi lo stato iniziale e quello finale, il
lavoro compiuto sul e il calore scambiato dal sistema dipendono dal
particolare percorso seguito. Il primo principio della
termodinamica afferma che, pur non essendo lavoro e calore funzioni
di stato, la loro somma e' espressa dalla variazione di una funzione di
stato. Tale funzione di stato prende il nome di energia
interna. Quindi, in base a quanto detto per le funzioni di stato in
generale, la formulazione matematica del primo principio e':
dove
e' il calore scambiato dal sistema (e quindi sara'
positivo se viene assorbito e negativo se viene ceduto) e
e' il
lavoro compiuto dall'ambiente sul sistema (ad esempio, per un
gas in un cilindro con pistone, si avra'
).
- L'energia interna e' l'energia posseduta ``intrinsecamente'' da
un sistema termodinamico e a livello microscopico e' data dalla somma
delle energie cinetiche e potenziali di tutte le particelle che lo
costituiscono.
- In pratica, il primo principio afferma che l'energia non puo'
essere ne' creata ne' distrutta. Ad esempio, se un gas assorbe calore (
),
si espande, cioe' compie un lavoro sull'ambiente (e quindi il lavoro
compiuto dall'ambiente sul sistema e' negativo,
): il primo
principio mantiene il bilancio energetico di questo processo, nel
senso che tutta l'energia assorbita sotto forma di calore e non
riapparsa come lavoro di espansione, non e' scomparsa, ma e' andata ad
incrementare l'energia interna del gas.
- Da notare che il primo principio definisce solo la
variazione di energia interna;
l'energia interna assoluta di un sistema non
e' determinabile.
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