Applicando la procedura generale per disegnare
le formule di Lewis, la molecola di dovrebbe essere descritta
come ibrido di risonanza tra due formule limite identiche, con un legame
singolo ed uno doppio (vedere la figura). In tale formulazione,
tuttavia, le cariche atomiche formali sullo zolfo e sull'ossigeno legato
con legame singolo sarebbero
e
, rispettivamente. Siccome
lo zolfo puo' dare valenza espansa, un'altra possibile descrizione della
molecola si ottiene assumendo che entrambi i legami
siano doppi:
in tal modo lo zolfo e' circondato da
, ma la carica atomica
formale su ciascuno dei tre atomi costituenti la molecola e'
nulla. Questa descrizione e' supportata dai dati sperimentali che
indicano un considerevole carattere di legame multiplo tra zolfo ed
ossigeno: si puo' pertanto considerare la molecola di
come un
ibrido di risonanza tra le due strutture citate (di cui la prima, come
detto, e' espressa a sua volta con due formule limite equivalenti):
Limitandoci alla descrizione della molecola con doppi legami
(struttura
), gli elettroni di valenza di ciascun
atomo risultano:
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L'atomo di e' circondato da
coppie strutturali e
quindi richiede un'ibridazione di tipo
, ottenuta combinando
l'orbitale
con
dei
orbitali
. Dalla formula
di Lewis si vede che l'atomo di
possiede una coppia di non
legame e deve formare
legami
e
legami
;
quindi, i
elettroni dello zolfo andranno sistemati come segue:
una coppia solitaria occupa uno dei
orbitali ibridi,
elettroni vengono sistemati, uno per orbitale, nei rimanenti
orbitali ibridi. Gli ultimi
elettroni devono restare spaiati per
formare i due legami
: uno di essi occupa l'orbitale
puro
perpendicolare al piano degli orbitali idridi e l'altro occupa uno dei
orbitali
liberi, che nello zolfo, appartenente al terzo
periodo, hanno energia accessibile (questo e' il motivo per cui lo
zolfo puo' dare valenza espansa).