E' interessante analizzare le energie di ionizzazione successive per uno
stesso elemento. Cio' che si osserva e' un generale aumento nell'ordine
. Cio' e' facilmente giustificabile, se si pensa che
gli elettroni successivi vengono espulsi da uno ione con carica positiva
via via maggiore. Si osserva inoltre un cospicuo incremento dell'energia
di ionizzazione quando si passa dalla ionizzazione di un elettrone del
guscio di valenza a quella di un elettrone interno. Ad esempio, per il
magnesio (
) si ha
,
,
. L'espulsione dei due
elettroni di valenza (
), richiede molta meno energia rispetto a
quella necessaria per l'espulsione dell'elettrone interno
, che,
essendo caratterizzato da
e' molto piu' vicino al nucleo e
quindi e' da esso piu' fortemente legato. Questo spiega, ad esempio,
perche' i metalli alcalini formino solo ioni con carica
e
quelli alcalino terrosi formino solo ioni con carica
(cationi
con carica maggiore implicherebbero la perdita di elettroni interni).
Sulla base di quanto detto, segue che gli elementi con energie di ionizzazione piu' basse (cioe' che possono essere facilmente ionizzati) sono i metalli (che stanno nella parte sinistra della tavola periodica); i non metalli (parte destra della tavola periodica) formano ioni positivi allo stato gassoso piu' difficilmente.