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Atomi polielettronici
- Il trattamento quantomeccanico degli atomi a piu' elettroni e'
reso estremamente complicato dal fatto che, oltre all'interazione di
ciascun elettrone con il nucleo, bisogna tenere conto delle mutue
interazioni repulsive tra gli elettroni. Cio' fa si' che il problema
NON possa essere risolto esattamente, ma solo in modo
approssimato.
- Le soluzioni dell'equazione d'onda per un atomo polielettronico
costituito da un nucleo ed
elettroni sono delle funzioni di
variabili. Un'approssimazione molto usata per
trovare una soluzione a questo complicato problema e' la cosiddetta
approssimazione orbitalica, in cui il nucleo viene considerato
immobile (cosi' la funzione di stato del sistema non dipende dalle sue
coordinate) e la funzione d'onda viene scritta come una combinazione di
orbitali monoelettronici molto simili a quelli che abbiamo visto per un
sistema idrogenoide:
- Deve essere ben chiaro che questa e' solo un'approssimazione
alla vera funzione d'onda: quest'ultima, infatti, non e' affatto
separabile in contributi attribuibili ai singoli elettroni.
- La funzione d'onda ottenuta con l'approssimazione orbitalica
consente di stabilire la cosiddetta configurazione elettronica
di un atomo. Questa consiste nella specifica, per ogni elettrone,
dell'orbitale che ne descrive lo stato. Si usa anche dire che la
configurazione elettronica di un atomo e' l'elenco ``di tutti gli
orbitali occupati'' dagli elettroni di quell'atomo, anche se il
concetto di orbitale ``non occupato'' (o orbitale ``vuoto'') e'
sostanzialmente privo di significato: un orbitale e' una funzione
matematica che descrive lo stato di un elettrone e quindi la sua
``esistenza'' e' subordinata alla presenza di un elettrone
descrivibile da essa.
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