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- Per quello che diremo in seguito, e' importante costruirsi un
concetto ``operativo'' del potenziale elettrico ed essere in grado di
sapere subito e con certezza come le cariche elettriche reagiscono
alla presenza di un potenziale o di una differenza di potenziale.
- Una distribuzione di cariche positive genera un potenziale
positivo, perche' e' necessario ``spingere'' la carica di prova per
portarla dall'infinito ad un certo punto e si compie cosi' un lavoro
positivo; una distribuzione di cariche negative genera un potenziale
negativo, perche' e' necessario ``frenare'' la carica di prova lungo
il percorso dall'infinito ad un certo punto e il lavoro compiuto
risulta dunque negativo (forza e spostamento hanno direzioni opposte).
- Siccome la carica di prova e' sempre positiva per definizione,
un punto a potenziale positivo e' sempre associato con una forza
repulsiva che deve essere vinta per portarvi la carica di prova;
viceversa, un punto a potenziale negativo e' sempre associato ad una
forza attrattiva che tende a ``risucchiare'' la carica di
prova. Chiaramente, se invece della carica di prova consideriamo una
carica negativa, il discorso e' esattamente rovesciato: un punto a
potenziale positivo tende ad attrarre la carica negativa, mentre un
punto a potenziale negativo tende a respingerla.
- Se fra due punti esiste una differenza di potenziale,
una carica positiva tendera' a muoversi dal punto a potenziale
maggiore a quello a potenziale minore: essa viene infatti respinta
maggiormente quando si trova nel punto a potenziale
maggiore. Chiaramente, e' vero il contrario per una carica negativa:
essa verra' attratta maggiormente dal punto a potenziale maggiore.
- Da quanto sopra segue che, in presenza di una differenza di
potenziale, le cariche positive si muovono nel verso in cui il
potenziale diminuisce, mentre le cariche negative si muovono in
direzione opposta.
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