RIASSUNTO DELLE PRINCIPALI
NORME DI SICUREZZA IN UN
LABORATORIO CHIMICO
(per gli studenti del corso di
Laboratorio di Chimica del CDL in Scienze Biologiche – Università di
TRIESTE)
A.A. 2003 - 2004-
Aggiornamento 22.08.2003
–
by Claudio Tavagnacco -
Le norme qui riportate non
sono elencate necessariamente in ordine d’importanza, inoltre è
possibile che
condizioni di pericolosità si possano verificare anche al di fuori dei
casi
prospettati.
1) Avere ben chiaro ed in forma scritta tutto
lo
schema delle operazioni da svolgere prima di iniziare qualunque
esperienza: non
iniziare alcun esperimento se si ha qualche dubbio in merito.
Programmare tutta
la sequenza delle operazioni da svolgere e preparare ordinatamente ed
in tempo
tutta l'attrezzatura da usare.
2) Non prendere mai iniziative isolate ed
alternative a ciò che l'esperimento prevede: qualunque modifica va
discussa
preliminarmente col docente.
3) Non ingombrare i passaggi né le porte né le
zone
in cui sono presenti i mezzi antincendio. In caso d’emergenza si
potrebbe
verificare di dover evacuare velocemente i locali.
4) Non restare mai soli in laboratorio: un
incidente
anche di lieve entità può diventare serio se si è soli e non
s’interviene con
immediatezza e decisione.
5) Prendere visione della posizione del quadro
elettrico principale e di quelli secondari, dei mezzi antincendio,
delle porte
di sicurezza, delle valvole di controllo dell'acqua e del gas: in caso
di reale
pericolo, se si è colti dal panico, è più difficile ragionare e trovare
la loro
posizione.
Farsi spiegare il funzionamento dei sistemi di
sicurezza.
6) Lavorare in ambienti sufficientemente
arieggiati.
Molte reazioni chimiche necessitano di reattivi o sviluppano prodotti
volatili
pericolosi perché tossici o irritanti; è dunque necessario lavorare in
ambienti
in cui tali prodotti possano diluirsi a sufficienza.
7) Avvertire sempre preventivamente
l’insegnante ed
i colleghi se si è allergici a certi prodotti chimici. Ad esempio
talune
persone manifestano allergia all’aspirina e ad i suoi precursori e
derivati.
8) Se per qualunque motivo si avverte un senso
di
malessere, allontanarsi immediatamente dal banco di lavoro avvertendo i
colleghi vicini ed il docente.
9) Non cercare di nascondere gli effetti di un
incidente anche se ritenuto di lieve entità. La persona che subisce un
infortunio talvolta lo sottovaluta ( o lo sopravaluta) per motivi
psicologici.
Avvertire sempre il docente ed i colleghi vicini. Tra l’altro, il
docente è
obbligato per legge ad avvertire gli organi competenti in caso
d’incidente.
10) Avvertire sempre il docente ed i colleghi
vicini
se s’intende iniziare un’operazione che possa comportare qualche
rischio
potenziale.
11) Indossare il camice che rappresenta una
protezione da incendi e sostanze pericolose: deve essere facilmente
sfilabile.
12) Indossare gli occhiali di sicurezza: gli
occhi
sono la parte più delicata del corpo e vanno difesi con occhiali di
plastica
resistente agli urti che vanno indossati sempre, perché eventuali
lesioni
possono derivare, non solo quando si compiono manipolazioni pericolose,
ma
anche come conseguenza di operazioni pericolose compiute da altre
persone. Si
deve prestare particolare attenzione soprattutto quando si opera con
prodotti
potenzialmente tossici, infiammabili, esplosivi o che possono
sprigionare
vapori anche solo irritanti.
13) Indossare
guanti protettivi quando si opera con sostanze pericolose: di
solito
sono fatti in lattice di gomma e sono monouso. Attenzione che,
soprattutto se
sono bagnati, possono risultare scivolosi per cui è più facile perdere
la
presa.
14) Leggere sempre con molta
attenzione le etichette dei recipienti prima di usarne il contenuto.
Essere
assolutamente certi dell’identificazione della sostanza presente nel
recipiente.
Manipolare o mescolare
sostanze incognite può essere estremamente pericoloso. Ogni recipiente
deve
portare una etichetta che identifichi inequivocabilmente il suo
contenuto
almeno con il nome e/o la formula e le precauzioni d'uso. In caso
di dubbio
non usare assolutamente il contenuto di un recipiente !
15) Lavorare sotto la cappa aspirante
indossando
anche gli occhiali di sicurezza soprattutto quando si usano sostanze
pericolose, tossiche, solventi organici, acidi
e/o alcali concentrati, o si
seguono reazioni che sviluppano gas tossici o maleodoranti o che siano
esotermiche o potenzialmente esplosive.
16) Non consumare cibi o bevande in
laboratorio: il
pericolo maggiore deriva dalla possibile contaminazione del cibo o
della
bevanda con sostanze tossiche. In secondo luogo è possibile che si
verifichi la
contaminazione dei reattivi col cibo.
17) Non usare i recipienti adoperati per gli
esperimenti per introdurvi cibi o bevande: non è detto che essi siano
perfettamente puliti, inoltre certi residui chimici possono essere
assorbiti
dal vetro e rilasciati lentamente dopo qualche tempo.
18) Non fumare: può essere causa di incendi
dato che
molti solventi organici sono infiammabili.
19) Non assaggiare, né toccare assolutamente i
reattivi con le mani né annusarli: numerose sostanze sono irritanti,
caustiche,
velenose, ..., e possono anche essere assorbite dalla pelle. Gli
effetti
possono manifestarsi anche dopo qualche tempo.
Non seguire
pertanto i cattivi esempi dati da
certi protagonisti di film, che fanno gli attori e non gli scienziati !
20) È tassativamente vietato prelevare liquidi
con
pipette aspirando con la bocca: usare sempre propipette automatiche o
aspiratori in gomma: il liquido potrebbe finire in bocca, soprattutto
se nella
pipetta si formano bolle d'aria, con conseguenze potenzialmente
drammatiche.
21) Lavarsi frequentemente ed accuratamente le
mani:
spesso inavvertitamente, nonostante le precauzioni, si tocca qualche
residuo
che poi potrebbe venire a contatto con la bocca o gli occhi dando
irritazioni o
peggio.
22) Tenere pulito ed in ordine il proprio
banco di
lavoro: lasciare sul banco solo l'attrezzatura indispensabile per lo
svolgimento dell'esperienza in corso. Alla fine dell'esperienza riporre
l'attrezzatura usata dopo averla pulita. Accertarsi di aver chiuso il
rubinetto
dell'acqua e del gas, se sono stati
usati.
23) Rimanere al proprio posto e muoversi solo
lo
stretto indispensabile. Ciò vale soprattutto se è in corso una reazione
chimica
e se si sta riscaldando qualcosa. Non girare tra i banchi e non toccare
la
strumentazione che non si conosce: oltre ad esser pericoloso e dannoso
per se e
per gli altri, tale fatto può causare inconvenienti agli altri
frequentatori
del laboratorio.
24) Usare con attenzione la vetreria:
1) si possono prendere forti scottature perché
la
vetreria calda non è visivamente distinguibile da quella fredda;
2) il vetro può facilmente rompersi in
frammenti
molto taglienti.
Se la vetreria è calda, prenderla con le
apposite
pinze o con dei guanti sufficientemente grossi o con uno straccio o con
un
pezzo di carta opportunamente sagomato. Riscaldare e far raffreddare
lentamente
la vetreria che altrimenti potrebbe rompersi.
I frammenti di vetro sono molto taglienti: per
raccoglierli usare le stesse precauzioni adoperate per maneggiare la
vetreria
calda.
Se un' apparecchiatura è danneggiata non
adoperarla
assolutamente ma buttarla nell'apposito contenitore per la raccolta
della
vetreria rotta.
25) Quando si prepara una soluzione diluita di
un
acido o di un idrossido, partendo da acidi o idrossidi concentrati,
aggiungere
questi all' acqua lentamente ed agitando in continuazione e mai il
contrario:
prestare somma attenzione soprattutto quando
si ha a
che fare con H2SO4 concentrato o con NaOH o KOH
solidi:
quando questi composti vengono mescolati con H2O si sviluppa
una
grande quantità di calore ed in conseguenza di ciò la soluzione si
riscalda
molto velocemente (reazione esotermica). Attenzione: la soluzione può
raggiungere il punto di ebollizione
quasi istantaneamente e mettersi a
schizzare pericolosamente.
26) Non scaldare su fiamma libera liquidi
infiammabili (esempio solventi organici): i loro gas potrebbero
incendiarsi.
Adoperare i mantelli riscaldanti elettrici.
27) Non rivolgere l'apertura dei recipienti
verso
altre persone perché il liquido potrebbe schizzare.
28) Non indagare su eventuali perdite di gas
usando
una fiamma: se c'è una effettiva perdita si può generare un incendio:
usare le
apposite soluzioni saponose.
29) Prestare attenzione alle apparecchiature
sotto
tensione elettrica: non toccare le strumentazioni elettriche con le mani bagnate, assicurarsi
che non ci siano fili scoperti
sotto tensione. In caso di potenziale pericolo staccare la corrente
operando
dal quadro elettrico generale la cui collocazione deve essere nota a
tutti i
frequentatori del laboratorio.
30) Non tenere in tasca oggetti appuntiti o
taglienti come forbici, coltelli o tubi di vetro: in
caso di urto o caduta possono diventare pericolosi.
31) Chi porta i capelli lunghi cerchi di
raccoglierli, ad esempio con un nastro, per minimizzare il pericolo di
impigliarsi, o di rovinarli con qualche reattivo o di farli cadere in
qualche
recipiente o, peggio, di bruciarli.
32) Lavorare su quantità limitate di sostanze
per
limitare i pericoli in caso di incidente.
33) Non appoggiare mai recipienti, bottiglie o
apparecchiature vicino al bordo del tavolo: quando meno uno se lo
aspetta
tendono a cadere giù.
34) Afferrare saldamente e con tutte le
precauzioni
del caso i recipienti contenenti i reattivi quando devono essere mossi
da un
posto ad un altro.
Non tenerli distrattamente ma sostenere i
recipienti
mettendo una mano sul loro fondo. Non afferrare le bottiglie per il
tappo.
35) Tenere le apparecchiature elettriche
lontane
dall'acqua: in caso di contatto della parti sotto tensione con acqua si
può
prendere la scossa.
36) I numero delle persone presenti in
laboratorio
non deve superare quello massimo consentito.
37) I rifiuti e gli scarti del laboratorio
Premesso che non si deve inquinare l'ambiente,
i
rifiuti e gli scarti devono essere raccolti in maniera differenziata
per il
loro successivo smaltimento.
- I rifiuti di tipo comune come carte,
stracci,
guanti monouso,..., purché non sporchi di reattivi chimici pericolosi,
vanno
gettati in appositi contenitori metallici non troppo grandi per evitare
pericolosi accumuli.
- I residui della vetreria rotta vanno messi
in un
contenitore a parte per essere smaltiti dopo essere stati ben puliti
(Attenzione a non tagliarsi).
- I residui dei solventi vanno raccolti
assieme per essere
eventualmente distillati e riciclati.
- I residui dei prodotti chimici possono
essere
messi assieme agli altri scarti solo dopo che ci si è accertati che non
possano
dar luogo a reazioni esotermiche e nocive.
- Gli scarti infiammabili vanno raccolti in
contenitori metallici per poter essere o ricuperati o successivamente
bruciati
all'aria aperta o negli inceneritori adatti.
- I solventi alto bollenti e poco infiammabili
possono essere messi in larghi recipienti e lasciati evaporare
all'aria: ciò
vale soprattutto per i solventi organici immiscibili con H2O
e di
alta densità che se fossero gettati nel lavandino non verrebbero
diluiti dall'H2O
ma resterebbero nei giunti a gomito dei tubi di scarico concentrandosi
pericolosamente e corrodendo gli scarichi stessi.
- Gli acidi e le basi possono essere gettati
negli
scarichi solo dopo loro diluizione con molta acqua, in piccole porzioni
e
facendo poi scorrere altra acqua a lungo per evitare reazioni
esotermiche e la
corrosione dei tubi dello scarico.
- Le sostanze nocive devono essere
neutralizzate con
opportuni reagenti, quindi bruciate o sotterrate in discariche speciali
autorizzate.
- Le sostanze che reagiscono violentemente con
H2O
(come i metalli alcalini e gli idruri) vanno distrutte con reagenti
opportuni.
(Esempio: Na viene distrutto con etanolo o metanolo).
- Particolari norme sono prescritte per
l'eliminazione di sostanze particolarmente pericolose come l'amianto
(noto
cancerogeno) e per l'uso, la detenzione e l'eliminazione di sostanze
radioattive.
Ogni laboratorio chimico dovrebbe avere degli
scarichi speciali collegati con un impianti di depurazione in modo che
gli
scarti vengano opportunamente trattati, separati e smaltiti a seconda
delle
loro caratteristiche.
Preziosi suggerimenti sulle norme del
comportamento
da seguire in laboratorio, sul trattamento dei reattivi e sulle norme
antinfortunistiche in generale sono rintracciabili su numerosissime
pubblicazioni nazionali ed internazionali specializzate nel settore
della
sicurezza e prevenzione, pubblicate dall'Ente Nazionale Prevenzione
Infortuni e
dall'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro. Un elenco di tali riviste si trova, di
solito, in appendice ai libri di testo
specifici per il laboratorio chimico. Anche nella pagina
principale di questo sito web si trovano dei link utili
alla sicurezza.
Si rammenti bene che, soprattutto quando si
compiono delle azioni ripetitive ed apparentemente noiose, anche se si
stanno
adoperando sostanze ed apparecchiature pericolose, si tende ad
abbassare il
proprio livello di attenzione ed a sopravvalutare le proprie capacità
ed
esperienza.
La sicurezza deve derivare da una attitudine
mentale a mettere sempre in pratica le norme di prevenzione dai
pericoli per sé
e per gli altri e non dall'abitudine.