La valutazione della qualità di un ambiente acquatico è
un problema complesso; uno dei possibili approcci è basato sulla
determinazione dell’accumulo di specie contaminanti (in genere metalli
pesanti e specie organiche persistenti) nei tessuti molli dei pesci, quali
il fegato, le branchie e così via. Alcune osservazioni vanno fatte
in merito. In primo luogo, i pesci esposti ad agenti potenzialmente tossici
possono sviluppare meccanismi efficaci per il controllo e l’eliminazione
della specie tossica, e possono rigenerare i tessuti danneggiati. Quindi,
l’impiego di organi bersaglio acellulari, come gli otoliti, formazioni
carbonatiche che si accrescono all’interno del labirinto auricolare per
tutta la vita dell’individuo, può costituire una scelta interessante
per lo studio dell’accumulo di specie xenobiotiche metalliche nei pesci.
D’altro canto, se si intende correlare i contenuti dei metalli rilevati
negli otoliti con la composizione dell’ambiente acquatico, la mobilità
del pesce è un fattore che va tenuto presente. In questo senso,
una migliore informazione può ottenersi da pesci di acqua dolce,
la cui attitudine è maggiormente stanziale rispetto a quelli marini.
Alcuni teleostei di acqua dolce, quali la tinca e la carpa, preferiscono
l’ambiente algale di fondo, dove si nutrono, si riproducono e depositano
le uova; ed è proprio questo ambiente a rappresentare un ruolo importante
nei flussi di inquinanti tipici dell’interfase acqua/sedimento.
Sulla base di queste osservazioni, abbiamo impostato uno studio sulla
composizione chimica - supportata dalla caratterizzazione mineralogica
e morfologica - degli otoliti di teleostei di acqua dolce, quali la tinca
e la carpa (1,2). Campioni di età variabile tra 2 e 10 anni, e di
sesso diverso, sono stati raccolti in canali di un’area della Bassa Pianura
Friulana ove sono presenti numerose attività industriali ed agricole.
Gli accumuli di metalli, determinati mediante tecniche microanalitiche
DPASV e ICP-AES, sono stati messi in relazione sia all’età, che
al sesso; è stata anche rilevata la diversa risposta presentata
dai due tipi di otolite, lapilli e asterisci rispettivamente: stronzio
e magnesio sono gli elementi diversificanti. Si è osservato che
le specie minori (Na, K, Ca e Sr) risultano inefficaci alla differenziazione
degli habitat acquatici, mentre i metalli in tracce (Al, Fe e Zn) consentono
di osservare diversi trend di accumulo nei pesci campionati nei diversi
canali. La maggiore concentrazione di metalli in tracce si è osservata
negli individui di 2-3 anni: su tale intervallo d’età va verificata
la possibilità di impiegare questo particolare organo bersaglio
per il monitoraggio di acque esposte a fattori di contaminazione.
Bibliografia
1) G. Adami, M. Miletic, P. Barbieri, F. Bon, S. Piselli and E. Reisenhofer,
Chemistry and Ecology, 16, 257-267 (1999).
2) G. Adami, M. Miletic, P. Siviero, P. Barbieri and E. Reisenhofer,
Annali di Chimica, 91, (2001).
Anche quest'anno la seconda edizione degli Incontri di Chimica Analitica
Ambientale (ICAA-2001),
dal tema, “Monitoraggio delle acque: metodologie analitiche e recente normativa
ambientale”, ha avuto un notevole successo.
Le presenze complessive registrate ufficialmente sono state: 151
Così suddivise:
Oltre a ricercatori e docenti dell'Università di Trieste e di Udine (16) erano presenti ricercatori dell'ARPA del Friuli-Venezia Giulia (9), del Laboratorio di Biologia Marina (14), dell'Area di Ricerca di Trieste (5): Hydrotech, Shoreline, Geokarst, SQS; della provincia di Trieste, dell'ERSA di Pozzuolo del Friuli, dell'Istituto Talassografico di Trieste, dell'Acegas S.p.A. Tra il pubblico vi erano anche rappresentanti di LegaAmbiente e di diverse ditte che producono strumentazione analitica (Crison, Zetalab, Jasco).
Possiamo affermare che con questa giornata di Incontri scientifici sono stati raggiunti due importanti obiettivi:
G. A.
Da quest'anno gli studenti del Corso di Laurea in Chimica dell'Università
di Trieste che stanno seguendo i corsi di Chimica Analitica (Chimica Analitica,
Lab. di Chimica Analitica 3°, Analisi Chimica Strumentale) hanno una
nuova opportunità per avvicinarsi al mondo della chimica e della
ricerca scientifica.
E' GiCA (Giovani Chimici Analitici): una iniziativa del gruppo Anechew.
Durante il loro percorso didattico gli studenti, oltre ad apprendere
gli argomenti del programma istituzionale, possono svolgere ricerche su
argomenti teorici, o organizzare ricerche sul campo (per esempio analisi
ambientali su ecositemi locali), oppure approfondire alcuni argomenti dei
corsi.
I lavori sono poi presentati in una giornata di seminari, a fine corso
(vedi GiCA
2001).
A queste conferenze gli studenti presentano ai loro colleghi - ed al
pubblico interessato - le tesine sugli argomenti teorici e pratici che
hanno sviluppato.
Quest'anno abbiamo avuto ben 8 presentazioni e l'iniziativa è
stata accolta con molto interesse. Appuntamento al 2002!
Gli studenti hanno visto dal "vivo" quali sono i programmi di monitoraggio ambientale e come si lavora nei laboratori chimici di controllo, venendo così a contatto con importanti realtà lavorative.
Nel I semestre del 2001 si è laureata in Chimica con Tesi
di indirizzo Analitico-Ambientale la dottoressa:
Ci congratuliamo vivamente con i neodottori!Sanì Bortoluzzi Eugenia Cepparo Mauro Sandrii
E di seguito riportiamo i titoli dei lavori di tesi sperimentale ed i titoli delle tesine.
Dr. Anna Cozzi:
"Caratterizzazione della qualità dell’aria
in un sito industriale della Provincia di Trieste: Analisi della composizione
organica ed inorganica di frazioni del particolato atmosferico"
Dr.ssa Bortoluzzi Sanì
"Acqua di rubinetto e acque minerali: cosa
scegliere?"
Dr. ssa Cepparo Eugenia
"Ciclo globale del mercurio: flussi naturali
e antropogenici"
Dr. Sandri Mauro
"Applicazioni della "Strippin Voltammetry"
nelle analisi ambientali"
TANTI AUGURI A: www.dsch.univ.trieste.it/~reisen/index.html
11 maggio 2001: compie 1 anno il sito Web del gruppo di Chimica Analitica
ed Ambientale (Analytical and Environmental Chemistry Workgroup: “AnECheW”)
del Dipartimento di Scienze Chimiche dell'Università di Trieste.
Da allora si sono avuti oltre 3000 contatti e la media giornaliera
è in continuo aumento!
L'indirizzo è:
http://www.dsch.univ.trieste.it/~reisen/index.html
COLLEGATEVI e CONTATTATECI!!!
Collegatevi alla Student Area, avrete informazioni utili per voi studenti:
http://www.dsch.univ.trieste.it/~reisen/student.html)