AnalisiAmbiente-news
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BOLLETTINO SEMESTRALE DI CHIMICA ANALITICA AMBIENTALE
agosto 2001
Anno II, numero 3
In questo numero:
Otoliti: Nuovi organi bersaglio per il monitoraggio degli ambienti acquatic
Incontri di Chimica Analitica Ambientale 
(ICAA-2001,  seconda edizione): grande successo
GiCA 2001: prima edizione
SPAZIO STUDENTI
Progetto "TAP": continuano i lavori
Visite didattiche: ottimo riscontro
Tesi e tesine di laurea
Appuntamenti in Italia e all'estero
INFORMAZIONI e NOVITA’

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Otoliti:Nuovi organi bersaglio per il monitoraggio degli ambienti acquatici

M. Miletic

La valutazione della qualità di un ambiente acquatico è un problema complesso; uno dei possibili approcci è basato sulla determinazione dell’accumulo di specie contaminanti (in genere metalli pesanti e specie organiche persistenti) nei tessuti molli dei pesci, quali il fegato, le branchie e così via. Alcune osservazioni vanno fatte in merito. In primo luogo, i pesci esposti ad agenti potenzialmente tossici possono sviluppare meccanismi efficaci per il controllo e l’eliminazione della specie tossica, e possono rigenerare i tessuti danneggiati. Quindi, l’impiego di organi bersaglio acellulari, come gli otoliti, formazioni carbonatiche che si accrescono all’interno del labirinto auricolare per tutta la vita dell’individuo, può costituire una scelta interessante per lo studio dell’accumulo di specie xenobiotiche metalliche nei pesci. D’altro canto, se si intende correlare i contenuti dei metalli rilevati negli otoliti con la composizione dell’ambiente acquatico, la mobilità del pesce è un fattore che va tenuto presente. In questo senso, una migliore informazione può ottenersi da pesci di acqua dolce, la cui attitudine è maggiormente stanziale rispetto a quelli marini. Alcuni teleostei di acqua dolce, quali la tinca e la carpa, preferiscono l’ambiente algale di fondo, dove si nutrono, si riproducono e depositano le uova; ed è proprio questo ambiente a rappresentare un ruolo importante nei flussi di inquinanti tipici dell’interfase acqua/sedimento.
Sulla base di queste osservazioni, abbiamo impostato uno studio sulla composizione chimica - supportata dalla caratterizzazione mineralogica e morfologica - degli otoliti di teleostei di acqua dolce, quali la tinca e la carpa (1,2). Campioni di età variabile tra 2 e 10 anni, e di sesso diverso, sono stati raccolti in canali di un’area della Bassa Pianura Friulana ove sono presenti numerose attività industriali ed agricole. Gli accumuli di metalli, determinati mediante tecniche microanalitiche DPASV e ICP-AES, sono stati messi in relazione sia all’età, che al sesso; è stata anche rilevata la diversa risposta presentata dai due tipi di otolite, lapilli e asterisci rispettivamente: stronzio e magnesio sono gli elementi diversificanti. Si è osservato che le specie minori (Na, K, Ca e Sr) risultano inefficaci alla differenziazione degli habitat acquatici, mentre i metalli in tracce (Al, Fe e Zn) consentono di osservare diversi trend di accumulo nei pesci campionati nei diversi canali. La maggiore concentrazione di metalli in tracce si è osservata negli individui di 2-3 anni: su tale intervallo d’età va verificata la possibilità di impiegare questo particolare organo bersaglio per il monitoraggio di acque esposte a fattori di contaminazione.

Bibliografia
1) G. Adami, M. Miletic, P. Barbieri, F. Bon, S. Piselli and E. Reisenhofer, Chemistry and Ecology, 16, 257-267 (1999).
2) G. Adami, M. Miletic, P. Siviero, P. Barbieri and E. Reisenhofer, Annali di Chimica, 91, (2001).
 

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Incontri di Chimica Analitica Ambientale (ICAA-2001, seconda edizione): grande successo!

G.A.

Anche quest'anno la seconda edizione degli Incontri di Chimica Analitica Ambientale (ICAA-2001), dal tema, “Monitoraggio delle acque: metodologie analitiche e recente normativa ambientale”, ha avuto un notevole successo.
Le presenze complessive registrate ufficialmente sono state: 151
Così suddivise:

Gli studenti provenivano da diversi corsi di laurea:
Chimica (35), Scienze Ambientali (34), Scienze Naturali (5), Ingegneria Chimica (2), Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio (2), Scienze Geologiche (1), Biotecnologie (1).

Oltre a ricercatori e docenti dell'Università di Trieste e di Udine (16) erano presenti ricercatori dell'ARPA del Friuli-Venezia Giulia (9), del Laboratorio di Biologia Marina (14), dell'Area di Ricerca di Trieste (5): Hydrotech, Shoreline, Geokarst, SQS; della provincia di Trieste, dell'ERSA di Pozzuolo del Friuli, dell'Istituto Talassografico di Trieste, dell'Acegas S.p.A. Tra il pubblico vi erano anche rappresentanti di LegaAmbiente e di diverse ditte che producono strumentazione analitica (Crison, Zetalab, Jasco).

Possiamo affermare che con questa giornata di Incontri scientifici sono stati raggiunti due importanti obiettivi:

La giornata è stata presentata ed anticipata anche attraverso una trasmissione in diretta su RAIRadioUno il giorno mercoledì 28 marzo: il Dr. Adami e 2 studenti del CdL in Chimica sono intervenuti descrivendo le attività del CdL, i lavori di Tesi e naturalmente le tematiche del Congresso. Il giorno 30 marzo inoltre il congresso è stato presentato sulla rubrica 'Agenda' del quotidiano "Il Piccolo".
Tutto il gruppo organizzatore spera di riproporre nel 2002 questo interessante appuntamento.

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GiCA 2001: prima edizione

G. A.
Da quest'anno gli studenti del Corso di Laurea in Chimica dell'Università di Trieste che stanno seguendo i corsi di Chimica Analitica (Chimica Analitica, Lab. di Chimica Analitica 3°, Analisi Chimica Strumentale) hanno una nuova opportunità per avvicinarsi al mondo della chimica e della ricerca scientifica.
E' GiCA (Giovani Chimici Analitici): una iniziativa del gruppo Anechew.
Durante il loro percorso didattico gli studenti, oltre ad apprendere gli argomenti del programma istituzionale, possono svolgere ricerche su argomenti teorici, o organizzare ricerche sul campo (per esempio analisi ambientali su ecositemi locali), oppure approfondire alcuni argomenti dei corsi.
I lavori sono poi presentati in una giornata di seminari, a fine corso (vedi GiCA 2001).
A queste conferenze gli studenti presentano ai loro colleghi - ed al pubblico interessato - le tesine sugli argomenti teorici e pratici che hanno sviluppato.
Quest'anno abbiamo avuto ben 8 presentazioni e l'iniziativa è stata accolta con molto interesse. Appuntamento al 2002!

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SPAZIO STUDENTI

Progetto "TAP": lavori in corso

Prosegue l'iniziativa TAP per gli studenti del Corso di Laurea in Chimica, e anche nel 2001 sono stati raccolti molti dati già inseriti in rete.
Le informazioni ottenute nei 2 anni (2000 e 2001) costituiscono un utile "data-base" per possibili osservazioni sugli andamenti temporali e ai fini della caratterizzazione delle diverse aree della nostra regione.
I risultati sono stati presentati in anteprima a GiCA 2001!
Tutti i dati e le informazioni sul progetto al sito:
http://www.dsch.univ.trieste.it/~reisen/tap/tap1.html

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Visite didattiche: ottimo riscontro

Anche quest'anno, grande successo per le visite didattiche organizzate dal gruppo Anechew:
Giovedì 15 marzo ai Laboratori Acegas-Trieste
Venerdì 11 maggio 2001 al Laboratorio di Biologia Marina (Ts).

Gli studenti hanno visto dal "vivo" quali sono i programmi di monitoraggio ambientale e come si lavora nei laboratori chimici di controllo, venendo così a contatto con importanti realtà lavorative.

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Tesi e tesine di laurea 


Nel I semestre del 2001 si è laureata in Chimica con Tesi di indirizzo Analitico-Ambientale la dottoressa:

  • Hanno inoltre presentato delle Tesine in Chimica Analitica i dottori:
  • Sanì Bortoluzzi
  • Eugenia Cepparo
  • Mauro Sandrii
  • Ci congratuliamo vivamente con i neodottori!

    E di seguito riportiamo i titoli dei lavori di tesi sperimentale ed i titoli delle tesine.

    Dr. Anna Cozzi:
    "Caratterizzazione della qualità dell’aria in un sito industriale della Provincia di Trieste: Analisi della composizione organica ed inorganica di frazioni del particolato atmosferico"

    Dr.ssa Bortoluzzi Sanì
    "Acqua di rubinetto e acque minerali: cosa scegliere?"

    Dr. ssa Cepparo Eugenia
    "Ciclo globale del mercurio: flussi naturali e antropogenici"

    Dr. Sandri Mauro
    "Applicazioni della "Strippin Voltammetry" nelle analisi ambientali"

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    Appuntamenti in italia e all'estero:

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    Informazioni e Novità

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