DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE (19/2/2002)

 

L’ esperienza consiste nel misurare il grado di acidità di un aceto, acquistando i concetti di titolazione acido-base, punto di equivalenza, indicatore acido-base.

 

Operazioni unitarie da svolgere:

 

Reattivi a disposizione:

 

Vetreria e strumentazione necessaria:

 

UTILIZZARE SEMPRE OCCHIALI PROTETTIVI E CAMICE IN LABORATORIO.

 

In caso di incertezza/indecisione chiedere sempre informazioni/assistenza al docente.

 

Non abbandonare il laboratorio lasciando reazioni incustodite al fine di non provocare fonti di pericolo per i compagni.

 

L'aceto è una soluzione acquosa contenente il 4‑6% di acido acetico e altre sostanze organiche e inorganiche presenti in piccole quantità. Per grado di acidità s'intende il numero di grammi di CH3COOH contenuto in 100 ml di aceto. Sebbene l'acidità del campione derivi anche dalla presenza di acidi diversi dall'acido acetico, viene tuttavia espressa come acido acetico, che è l'acido principale. La determinazione del contenuto di acido viene effettuata titolando con NaOH a titolo noto un campione diluito di aceto.

Benché l'aceto sia colorato (in particolare quello di vino rosso), la diluizione richiesta dal procedimento analitico attenua a tal punto il colore da non avere interferenze nel viraggio dell'indicatore.

Si supponga, ad es., di voler controllare il grado di acidità di un aceto dichiarato al 6%, cioè circa 1 M, usando come titolante una soluzione di NaOH 0.1 N. Volendo consumare circa 40 ml di soluzione 0.1 N di NaOH bisognerà prelevare 4 ml di aceto al 6%. Non è opportuno ricorrere a volumi così piccoli poiché si commetterebbero errori elevati nella loro misura. Infatti in un prelievo effettuato con la buretta i decimi di ml vengono letti con certezza mentre sono incerti i centesimi. Ad es., per un prelievo di 4 ml l'errore di lettura vale: 0,01/4 * 100 = 0,25%. Se il prelievo è di 40 ml l'errore percentuale diventa 0,025%.

Nel caso dell'acido acetico la diluizione 1 : 10 circa della soluzione comporta una percentuale di errore inferiore nel prelievo della aliquota da titolare.

Si prelevano pertanto circa 25 ml di aceto ( circa 25 mmoli) e si portano a volume in un matraccio tarato da 250 ml con acqua distillata priva di CO2, eseguendo poi la titolazione su aliquote pari a 1/5 della soluzione diluita.

Poiché il punto finale della titolazione corrisponde a pH ~ 8.3, bisogna usare indicatori come la fenolftaleina, il blu timolo o l'indicatore misto rosso cresolo + blu timolo, che presentano un viraggio in prossimità del pH del punto di equivalenza.

Con la pipetta tarata si preleva circa 30 ml della soluzione campione diluita e si titola con soluzione 0,1 N di NaOH in presenza dell'indicatore scelto.

Calcolare il grado di acidità dell’aceto come definito sopra. Si consiglia di effettuare la misura due/tre volte per verificare il grado di riproducibilità della stessa.